Non c’è niente da fare, ho sbagliato tutto. Anni di studio (non troppi, a dire il vero), corsi di perfezionamento di teatro e dizione: migliaia di euro spesi per sentirmi dire dai clienti del super in cui lavoro che quando annuncio la chiusura all’interfono ho una voce “piacevole”. Sinceramente, per le cifre che ho investito, vorrei come minimo essere considerato la reincarnazione di Marlon Brando. Invece a certe situazioni non riesco proprio ad abituarmi. Sto parlando della discriminazione che mi colpisce come addetto alle casse.
La cassiera, sostantivo singolare femminile.Esempi: Mi faccia parlare con la cassiera. La cassiera ha sbagliato il conto. Quella gran baldracca della cassiera (quando non si accorge dell’errore). E “il cassiere”?! Voglio dire, esiste il dottore ma c’è anche la dottoressa, il politico e la politica, il calciatore e la calciatrice. Perché si dà per scontato che al di là del vetro della cassa ci debba stare per forza una donna? Persino dove lavoro io c’è un foglio attaccato con la scritta: “si prega di avvisare la cassiera per i pagamenti in assegni”. E se trovi un uomo e devi pagare con un assegno cosa fai, lo mandi a cagare?! “Guardi, volevo pagare con un assegno ma mi aspettavo “la Raffaella”: vada a chiamare il direttore”.
Va bene, allora, ti vado a chiamare la Raffaella, ma intanto la devi aspettare almeno dieci minuti perché prima che quella balena salga dal magazzino rischiamo di fare sera, e poi, sinceramente, cosa avrà lei che io non ho?! Oltre ai chili, intendo…
Il fatto è che la Raffy riesce a parlare di qualsiasi argomento con i clienti snocciolando una serie di banalità degne del meglio del meglio degli Amici di Maria, tutti insieme.
Io,la seconda volta che mi viene detto dalla ottuagenaria di turno “oggi sembra proprio che il tempo stia cambiando, non si sa più come vestirsi” mi blocco, è più forte di me. Raffaella invece potrebbe andare avanti a dispensare banalità per tre ore a una platea vuota. “E certo che i prezzi al sud sono molto più bassi che al nord… Abbiamo fatto una mangiata di pesce talmente fresco che si buttava da solo nei sacchetti e abbiamo speso 3 euro per 16 kg… Ma adesso riparte un nuovo anno e vedremo come andrà, le ferie passano talmente in fretta che a volte sarebbe quasi meglio non farle… Intanto i bambini crescono, bisogna goderseli finché sono piccoli perché poi chiudi un attimo gli occhi e sono già all’università”.
E la cliente, dall’altra parte della cassa: “Eh sì, ho fatto appena due mesi alle Bahamas. Una disgrazia! Meno male che adesso riparto per la montagna, almeno cambio un pò aria”.
Lo ammetto, è un mio limite. Di fronte all’assoluta banalità del nulla rimango a bocca aperta, incapace di reagire. Resto seduto in cassa, sconsolato. Devo arrendermi: il mio non è mai stato e mai sarà un paese per cassieri (maschi).